“Sinistri e Assicurazioni, un rapporto complicato”, diretta video Radio Sound!

Dagli ultimi dati pubblicati sul sito dell’ IVASS, Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni ( https://www.ivass.it/) relativi al  primo  semestre 2018, risulta  che le  imprese di Assicurazione italiane  ed  estere  operanti in Italia hanno ricevuto complessivamente 52.593 reclami dagli assicurati-danneggiati, di cui quasi la metà (il 47,8% per la precisione) nel ramo rc auto seguiti da un’altra considerevole fetta ( il 35,2%) negli altri rami danni, per un ammontare complessivo, in termini di sanzioni pecuniarie irrogate dall’ IVASS alle compagnie Assicurative, di euro 3.555.354.

Tali statistiche si aggravano ulteriormente  se si considera l’intera annualità, durante la quale, secondo i dati appena pubblicati il 13/02 u.s. dall’Organismo di Vigilanza, le sanzioni pecuniarie inflitte dall’IVASS alle compagnie Assicurative raggiungono la cifra monstre per l’anno 2018  di euro 10.368.377, quasi il triplo rispetto al primo semestre!

Larga parte di tali sanzioni ha riguardato la rc auto,  soprattutto  per violazioni attinenti alla liquidazione dei sinistri, in particolare per questioni inerenti ai tempi di definizione delle pratiche o in merito all’attribuzione della responsabilità o  ancora. alla quantificazione dei danni nei sinistri auto.

E’ una buona idea affidarsi unicamente all’ Assicurazione dopo un sinistro?

A tale domanda e, più in generale, del rapporto, quanto mai complicato, tra Assicurazioni e Sinistri, ho risposto e dibattuto in occasione di una recente intervista presso gli studi di Radio Sound  in cui ho evidenziato l’estrema sproporzione tra le due parti nella gestione del sinistro: da un lato la compagnia Assicurativa che sa, senz’altro, come gestire la vertenza contenendo al massimo i costi e dilatando enormemente i tempi di liquidazione del danno e dall’altro l’assicurato-danneggiato, che ignorando la materia, se non ben tutelato da un legale specializzato nel ramo ed esperto della normativa  che lo assista al meglio sia nella fase stragiudiziale che in un’eventuale appendice giudiziale, rischia di perdere migliaia, e nei casi più gravi, decine di migliaia di euro che gli spetterebbero secondo i crismi di un giusto ed equo risarcimento.