Ancora drammatici appaiono i numeri degli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nei primi sette mesi del 2023 secondo i dati pubblicati dall’Osservatorio Sicurezza su Lavoro e Ambiente.
Il bilancio delle morti sul lavoro da Gennaio a Luglio 2023 è di 559 di cui 430 in occasione di lavoro e 129 in itinere, con una media di 80 decessi al mese, registrando un aumento del +4,4% rispetto a luglio 2022 (430 contro 412).
In calo del -17,8% rispetto a luglio 2022 gli infortuni in itinere (129 contro 157) ed in calo, anche, le denunce di infortunio registrate da gennaio a luglio 2023, in diminuzione del 21,9% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Le regioni con la maggiore incidenza di infortuni sul lavoro, rapportata alla popolazione lavorativa attiva, sono Umbria, Abruzzo, Basilicata e Calabria, con un incidenza infortunistica superiore del 125% rispetto alla media nazionale mentre le regioni con l’incidenza infortunistica più bassa, inferiore al 75% della media nazionale, sono Toscana e Molise.
Se il più elevato numero di denunce arriva dalle attività manifatturiere, il maggior numero di decessi in occasione di lavoro si registra nel settore Trasporti e Magazzinaggio.
La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (154 su un totale di 430).
Il rischio di infortunio mortale per gli stranieri è quasi il doppio rispetto ai lavoratori italiani, con un’incidenza di mortalità del 33,3% contro il 16,9% degli italiani.
Infine, secondo i dati aggiornati al mese di luglio 2023, il mercoledì è il giorno della settimana con la maggiore incidenza di infortuni mortali (20,5%).