L’agognata meta di tutti gli automobilisti è il raggiungimento della classe di merito n.1 conquistata, nel migliore dei casi, dopo 14 anni di guida “virtuosa” e/o senza incidenti con colpa.
La classe 14 è, infatti, la classe di merito più bassa e quella di partenza di tutti i neopatentati che di anno in anno saliranno di una classe (13, 12 e così via) nel caso non cagionino sinistri con colpa, mentre invece, se si renderanno responsabili di un sinistro, verranno declassati di due classi di merito (ad esempio chi era in decima classe al successivo rinnovo partirà dalla dodicesima classe).
Il concorso di colpa
Cosa succede, invece, in caso di sinistro gestito dalla compagnia assicurativa in concorso di colpa?
E’ vero che se subisco un sinistro, gestito dall’Assicurazione in concorso di colpa, non vengo declassato nella classe di merito con la formula Bonus/Malus?
Non sempre è così, facciamo un po’ di chiarezza!
Se il sinistro viene gestito dalla compagnia assicurativa in concorso di colpa ma con responsabilità maggioritaria (sopra il 50%), l’automobilista-contraente maggiormente responsabile, perderà la classe di merito e, con la conseguente applicazione del malus, verrà declassato di 2 classi (se, ad esempio, si ha la decima classe di merito, al successivo rinnovo si partirà dalla dodicesima classe con conseguente aumento, spesso considerevole, del premio della polizza assicurativa).
In caso di gestione del sinistro, invece, con “responsabilità paritaria” al 50% di colpa, non scatta automaticamente il declassamento e si manterrà la vecchia classe di merito.
Ma anche, in quest’ultimo caso, non sempre si mantiene la propria classe di merito, in quanto se nei 5 anni precedenti al sinistro de quo, si è già avuto un altro sinistro con responsabilità anche minima (basta, per assurdo , anche 1% di responsabilità) automaticamente, al rinnovo successivo si perderà la classe di merito e si verrà declassati, in virtù dell’operatività del malus, di due classi, proprio come avviene nel caso in cui si abbia causato un sinistro con colpa pari al 100%.
Lo stesso dicasi se, nell’arco dei 5 anni fatidici di “osservazione” si è avuto la sfortuna di subire 2 sinistri, sia pur con responsabilità minoritaria, ad esempio al 30% (esempio classico,incidente stradale in cui la controparte non rispetta lo stop mentre io non mantengo una velocità prudenziale) in quanto essendo stata superata la soglia del 50% nell’arco dei 5 anni, automaticamente scatta il malus e si perderanno due classi di merito.
Il rimborso del sinistro
Infine, non tutti gli automobilisti sanno che, dal 2007, è possibile pagare di tasca propria il sinistro che si è causato rimborsando quanto pagato dall’assicurazione per evitare che scatti il malus con conseguente declassamento della classe di merito e perdita alla fine di 3 classi, quella che si guadagnerebbe in caso di non conteggio del sinistro più le due classi di declassamento in seguito allo scattare del malus (ad esempio, senza il sinistro salirei dalla terza alla seconda classe, con il sinistro al prossimo rinnovo mi troverò dalla terza in quinta classe di merito).
E’ ovvio, che conviene, prendere in considerazione tale opportunità solo nei casi di sinistri con danni, e conseguenti esborsi assicurativi, poco rilevanti.
Nei sinistri gestiti dalla compagnia di assicurazione in indennizzo diretto (la stragrande maggioranza) la procedura per il rimborso risulta più complicata in quanto andrà fatta la richiesta di rimborso (previa valutazione dell’opportunità, comparando la cifra del rimborso all’assicurazione con gli aumenti, conseguenti all’applicazione del malus dell’assicurazione non solo nell’anno a venire ma anche negli successivi fino al raggiungimento della classe di merito a cui si avrebbe immediatamente diritto in caso di non conteggio del sinistro) alla CONSAP generalmente dal sito istituzionale (www.consap.it)
Al contrario se il sinistro che si è causato non è stato gestito in indennizzo diretto sarà sufficiente accordarsi con la propria compagnia assicurativa per rimborsare il sinistro e, così, evitare l’onerosa applicazione del malus.